lunedì 31 marzo 2008

Perchè, perchè la domenica mi lasci sempre sola?

Non ci posso credere!!! Dopo oltre 50 anni hanno cancellato la Domenica Sportiva!! O meglio è già da tempo, a dir la verità, che l'hanno cancellata, usando per la sua conduzione persone insulse, ignoranti di calcio e incapaci di mettere una parola di seguito all'altra- Paola Ferrari ad esempio. Lo storico programma RAI, battezzato alle 23.15 del 3gennaio1954, ha subito un inarrestabile declino ad opera del digitale terrestre e del web, fino ad essere completamente soppresso nella sera di ieri e del 6aprile. Come se non bastasse, le disgrazie non vengono mai sole: ecco che ti trovi X-Factor, l'ennesimo programma che vuol far illudere la gente con sogni di gloria e popolarità, una specie di "Amici di Maria de Filippi" leggermente modificato. Segno dei tempi?? In molti se lo chiedono, gli stessi che, negli anni'70, hanno assistito alla nascita della moviola e ora, invece, leggono increduli i titoli dei giornali, che annunciano la morte di un tifoso. Dal canto mio, pur essendo una ragazza, mi piaceva guardare e commentare, insieme a mio babbo, 90°minuto subito dopo le partite di calcio domenicali.... ma forse questa è solo acqua passata e anch'io sto cominciando a diventare un po' vecchia...
Se volete saperne di più basta andare sul sito: http://www.lastampa.it/

giovedì 20 marzo 2008

In fondo al mar

LA NUOTATA A RANA
LA NUOTATA A STILE LIBERO
A coloro che già sanno nuotare e, soprattutto, a coloro che hanno appena imparato a stare a galla e 'sguazzare', vorrei dare alcuni consigli su come eseguire i movimenti nei diversi stili. Lo faccio perchè sono un'insegnante di nuoto, ma se avete qualcosa in contrario, che non vi torna o qualche dubbio potete comunicarmelo. Cominciamo dalla rana, lo stile più lento, l'unico in cui non è presente l'azione delle braccia, ma che resta, spesso, quello più dificile da imparare. La posizione orizzontale del corpo è compromessa da alcune componenti della nuotata, come:
  1. la respirazione frontale
  2. il recupero subacqueo
  3. la flessione delle cosce sul bacino

All'inizio della bracciata, gli arti sono distesi, le mani orientate verso l'esterno; queste successivamente si flettono sull'avambraccio per poter orientare il movimento. Appena i gomiti sono alla larghezza delle spalle, le braccia cominciano a flettersi, consentendo alle mani di avvicinarsi alla linea mediana del corpo, percorrendo quella che viene chiamata una traiettoria a cuore rovesciato. Quando le mani si stanno riavvicinando, la loro azione determina una spinta ascensionale e permette di eseguire la respirazione. Dopo l'inspirazione, ha inizio la fase di recupero, in cui il nuotatore distende le braccia in avanti e sfrutta la spinta propulsiva. Nel momento di massima spinta ascensionale, s'inserisce la gambata, che non deve essere più ampia della proiezione del bacino e consiste in una flessione della gamba sulla coscia, cui segue una rotazione laterale della caviglia. Buona nuotata!!!





lunedì 17 marzo 2008

Una finestra sul mondo(ovvero primo compito)

Volete saperne di più riguardo alla vostra buona stella, a come coltivare il basilico in giardino o alla teologia apofatica? Niente paura... Non sono diventata, all'improvviso, pazza, ma sto solo citando alcuni dei molteplici argomenti che potrebbero essere discussi in un forum. Già, perchè anche noi studenti di medicina ne abbiamo uno, ma siamo veramente sicuri di sapere cos'è? Per forum s'intende una struttura informatica contenente messaggi e discussioni-da qui il nome di gruppo di discussione o bacheca con cui può essere indicato-scritti dagli utenti; talvolta ci si riferisce al software utilizzato per fornire la struttura. Il forum è gestito da un amministratore-il prof nel nostro caso-, che ha la facoltà di modificare, cancellare, spostare i messaggi-quindi occhio ragazzi:non scrivete cose compromettenti!-. Quest'ultimo è aiutato, nel suo compito, da moderatori che sceglie personalmente e hanno lo scopo di mantenere(o almeno cercano di farlo!) un' atmosfera pacata nelle discussioni ed evitare che si facciano troppo accese e polemiche. Molti forum richiedono una registrazione da parte dell'utente prima di inviare messaggi, che possono esser letti in momenti diversi, a differenza di quanto accade per una chat, strumento di comunicazione sincrono. Dunque comunicazione, scambio di opinioni e dialogo: questo è ciò che è veramente un forum.
Numero di parole: 210(anche se a malincuore), contando tutto, ma proprio tutto, tranne le virgole.
Siti utili, a cui mi sono ispirata e che ho visitato:
-http://it.wikipedia.org/wiki/Forum
-http://forum.kataweb.it/
-http://forums.myspace.com/?fuseaction=forums.home
E da ultimo, non posso certo dimenticare il forum della mia squadra, anche se ora non è molto aggiornato: pallanuotomugello.forumcommunity.net/





domenica 16 marzo 2008

Ci vuole passione...

Che foto imbarazzante!! Ma cosa mi è venuto in mente di metterla sul blog? Sto veramante delirando...In realtà, la pallanuoto è il mio passatempo, nonchè sport, preferito; aiuta molto a scaricare le tensioni accumulate durante l'intera giornata, ma, nello stesso tempo, rilassa e permette di fare due chiacchiere con gli amici. Può sembrare uno sport molto violento e non adatto ad una ragazza: in effetti qualche colpo basso ogni tanto ci scappa, soprattutto durante partite in cui il risultato è incerto e le compagini si equivalgono o negli scontri con squadre molto competitive. E poi le donne-questo lo ammetto-sono più violente e subdole dei maschi e non risparmiano calci, pugni o morsi (come è capitato nella scorsa partita!). Tuttavia io e la mia squadra giochiamo unicamente con lo scopo di divertirsi, stare insieme e svagarsi perchè lo sport non diventi una 'lotta all'ultimo sangue'. A proposito, il mio numero di calotta, che nella foto non si vede, ma vi assicuro mi ha sempre portato fortuna, è il13: si nota, forse, che non credo alle superstizioni?

sabato 15 marzo 2008

Una scelta difficile

Scegliere la facoltà giusta, quella che mi piaceva e che ritenevo più adatta a me, non è stato facile. Tutti cercano di darti consigli, d'indirizzarti su quella che pensano sia la tua strada, di mostrarti valide prospettive future. E te non hai che da ringraziarli del parere, dire che ti ha fatto riflettere e ti è stato molto utile, anche se in realtà ti ha fatto venire più dubbi di quelli che già avevi. D'altra parte, come diceva Cartesio e come amava ripetere il mio prof di filosofia delle superiori, l'atto del dubitare prova l'esistenza di un io che dubita, cioè che pensa, dunque il dubbio non è niente se non un indice di ciò che veramente rende diverso l'uomo dagli altri esseri viventi: il pensiero. Se ora vi fosse, per caso, venuto in mente che avrei potuto fare filosofia invece di medicina, siete stati ingannati o 'intortati' dalla frase precedente. In realtà, mi piacciono le materie di ambito scientifico e, per questo, sono stata a lungo indecisa fra ingegneria, odontoiatria e medicina. Lo so che la prima non c'incastra niente con le altre due, ma quest'estate ho deciso di mettermi in gioco e provare i test per tutte e tre le facoltà-quello di ingegneria è solo attitudinale, non di sbarramento-. Pur avendo rinunciato a gran parte delle mie vacanze, sono stata ampliamente ripagata dalla soddisfazione di esser riuscita a passare tutte e tre le prove, ma...mi trovavo esattamente al punto di partenza!!Che fare? Dovevo a malincuore prendere una decisione, per di più in fretta. Così mi lasciai alle spalle quanto fino ad allora mi era stato detto e mi resi conto di ciò che IO volevo veramente diventare. Se vi ho 'rotto le scatole' con questa lunga storia-e ammetto che un po' avete ragione-è solo per dirvi quanto sia difficile fare una scelta, soprattutto se questa vi riguarda da vicino, quanto siamo condizionati dalle opinioni, dai pareri degli altri e, in particolare, dalla paura di sbagliare.

A proposito di me...

Avrei potuto benissimo chiamare questo blog: meglio tardi che mai, ma preferisco sorvolare su questo-ehm...-piccolo particolare. Anche se odio le presentazioni, devo cominciare col dire qualcosa su di me e su come passo le mie giornate: mi chiamo Livia, ho 20anni da un mese, frequento la facoltà di medicina e chirurgia di Firenze e gioco a pallanuoto. Non avrei mai pensato un giorno di scrivere un blog, ma tutto sommato mi sembra, per ora, un'esperienza interessante, che spero mi aiuterà a familiarizzare con il computer e a metter in luce alcuni lati della mia personalità. E mi auguro che quello che scriverò potrà risultare utile anche a voi lettori, per cui sappiate che ogni suggerimento,commento, al limite anche insulto-se non è troppo pesante!!- sarà sempre ben accetto.